Le risposte alla domanda “Perché ti piace leggere?” potrebbero essere infinite dal momento che ognuno di noi trova nei libri qualcosa di intensamente personale, intimo, e non sempre comprensibile agli altri. Sul terreno dei gusti letterari si sondano le affinità con le persone che come noi amano la lettura e la condivisione di quest’esperienza con chi ha preferenze simili ci regala un appagamento accessibile solo a coloro che vivono il libro come autentico momento di vera vita.
Voglio dare inizio a questa nuova Rubrica, che avrà cadenza settimanale, consigliando due titoli, che, in qualche modo, hanno caratteristiche comuni: la presenza forte e carismatica di due città, la cui cultura le rende protagoniste dei microcosmi letterari narrati da entrambi gli autori; una vena ironica che attraversa le loro pagine e una gamma di idee, pensieri, riflessioni, illusioni, amarezze.
Vi auguro una buona lettura e vi aspetto per il prossimo appuntamento con la Rubrica.
Magari domani resto
Titolo: Malùra
Autore: Carlo Loforti
Edito da: Baldini + Castoldi
Genere: Romanzo contemporaneo
Formato: Cartaceo/Ebook
Pagine: 273 (Cartaceo)
Voto: ♥♥♥♥ (4/5)
Descrizione: Uscito da un carcere palermitano dopo 13 mesi di custodia cautelare, Mimmo Calò, ex star di una trasmissione sportiva locale, non ha un piano, non ha un lavoro, non ha più una moglie. Ha solo una figlia, che però già a soli quattro anni sembra aver capito di doverlo odiare. In questo stato di crisi c’è però un’altra dolorosa frattura da sanare, anche se Mimmo non vuole ammetterlo: la fine del rapporto con il migliore amico Pier Francesco. Suo padre Pietro insiste ripetutamente perché i due facciano pace, preoccupato che anche il figlio possa distruggere un’amicizia importante come lui, più di quarant’anni prima, ha fatto con Fefè. «Se tu fai pace con lui, io faccio pace con quella cosa inutile», gli promette Mimmo, convinto che la cosa non possa verificarsi. Quando si accorge che il club di calcio che gli ha offerto un lavoro come allenatore è solo una copertura per attività illecite e si mette nei guai con dei criminali palermitani, l’ex giornalista decide di mollare tutto, togliere le tende per un po’ e accettare la proposta del padre: compiere un lungo viaggio alla volta della Calabria, per recuperare l’amicizia perduta con Fefè. Mimmo, invece, non sembra disposto a onorare la promessa fatta. Per intercessione del padre, però, il giorno della partenza si presenta anche Pier Francesco. I tre sono costretti a partire insieme a bordo di una Ritmo dell’88, per un rutilante viaggio attraverso una Sicilia rovente e sgangherata, alla ricerca di se stessi e del vero significato dell’amicizia, dell’essere padri e dell’essere figli.
Per oggi mi fermo qui e vi do appuntamento, se vorrete, alla prossima puntata della rubrica.
che bella questa rubrica, mi segno il secondo consiglio, il primo l’ho letto e amato molto
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Grazie Chiara,
Malùra però dev’essere preceduto dalla lettura di Appalermo! Appalermo!, altro straordinario libro che io ho amato tanto, ma di cui non ho scritto la recensione. Dovrò rimediare. Baci
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Il primo ce l’ho in lista da un bel po’… ma la lista è troppo lunga….😅
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Non parliamo di liste che proprio ieri mi ha contattato la Treccani: ha deciso di pubblicare la mia aahhahhahah
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😂😂😂😂
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